Terremoto
di Ischia del 21 agosto 2017: mentre sui
media si accendeva la polemica sulle rilevazioni iniziali di INGV secondo
alcuni sbagliate, con valutazioni diverse della magnitudo, con stime della profondità focale
e dell'epicentro del sisma
sostanzialmente riviste, non si può fare a meno di pensare se il
problema della sismicità indotta/innescata c'entri qualcosa in questa vicenda o meno.
Il motivo? La
fattibilità dell'Impianto Pilota Geotermico "Serrara Fontana" a Ischia, che potrebbe essere compromessa da una
valutazione poco favorevole delle condizioni geologiche del sottosuolo. Nel
2015 la società Ischia GeoTermia s.r.l. ha infatti avviato le pratiche
autorizzative per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia
elettrica sfruttando fluidi geotermici: esso prevede la realizzazione
di una centrale di produzione elettrica, di due pozzi di produzione e di un
pozzo di reiniezione di tale fluido, con una profondità verticale dei pozzi dal
piano campagna di circa 1.300 m. L'impianto ricade nell'area del permesso di ricerca
"Ischia Forio" in cui è
compreso anche il territorio di Casamicciola Terme, dove si sono verificati i
maggiori danni del terremoto suddetto.
Di sismicità
indotta in Italia si è sempre parlato poco, tranne recentemente: l'argomento è
sempre stato scomodo, contestato, quasi tabù. Il motivo è che essa può a volte
porre serie limitazioni alle attività industriali di sfruttamento delle risorge
energetiche del sottosuolo, come quelle geotermiche e petrolifere, dove ci sono
grandi interessi economici in gioco.
Cosa è la sismicità indotta? E' una sismicità generata da attività umane e
non da processi naturali legati alla deformazione tettonica della crosta
terrestre.
Come avviene? Alcune
attività antropiche alterano l'equilibrio meccanico del sottosuolo modificandone lo stato di sforzo e possono portare alla rottura delle rocce o causare movimenti lungo faglie preesistenti, con lo sviluppo di terremoti in genere di bassa magnitudo. In territori ad alta pericolosità
sismica c'è il rischio tuttavia che, lì dove nel sottosuolo ci sono condizioni favorevoli,
la sismicità indotta inneschi, anticipandoli, terremoti naturali di origine tettonica con
elevati valori di magnitudo.
Quali sono le attività antropiche che
possono causare sismicità indotta? Le più importanti sono: 1) la reiniezione di fluidi nel
sottosuolo, 2) lo sfruttamento dell'energia geotermica,
in cui la sismicità è indotta da iniezioni ed estrazioni di fluidi per il
trasporto del calore, 3) l'estrazione di idrocarburi, 4) lo stoccaggio di gas,
5) le variazioni di carico nei bacini idrici, 6) l'attività mineraria, 7) la costruzione di strutture massicce, ecc.
In Italia ci sono casi acclarati di
sismicità indotta? In un rapporto del 2014 l'ISPRA ha documentato/ipotizzato
16 casi di sismi indotti da attività antropica a partire dal 1960, ma il
problema per alcuni di questi è discusso.
Il pubblico
dibattito tra esperti che è seguito al sisma del 21 agosto 2017 ha delineato
uno scenario geologico molto meno tranquillizzante rispetto a quello iniziale. Se infatti in una intervista a Quark dell'aprile
2017 la direttrice
dell’Osservatorio Vesuviano (INGV) Francesca
Bianco aveva dichiarato che “la sismicità a Ischia era estremamente rara“, il
Prof. Franco Ortolani ha invece recentemente ricordato i vari eventi sismici
ischitani (circa 14) a partire dal 1228 fino a quello devastante del 1883, che
avrebbe provocato circa 2000 vittime.
Se le valutazioni iniziali dell'INGV ponevano la profondità
focale del sisma a oltre 10 km e l'epicentro ad alcuni chilometri in mare a nord di Ischia, quelle attuali le pongono a poco
meno di 2 km di profondità e a 1 km a SO di Casamicciola Terme. Ciò rafforza
l'ipotesi che la struttura sismogenetica dell’evento del 21 agosto 2017 sia
ubicata proprio nel sottosuolo delle zone alte di Lacco Ameno e Casamicciola alle pendici del Monte Epomeo e non
ad alcuni chilometri di distanza dalla costa in mare a nord dell’isola.
Se la società Ischia GeoTermia s.r.l. nello Studio di Impatto Ambientale dichiara che nell'area del previsto impianto (vicina a Casamicciola) sono assenti strutture tettoniche sismogenetiche, secondo il Prof. Ortolani invece gli effetti al suolo del sisma del 2017 sono correlabili con quelli dell’evento del 1883 causato da una faglia sismogenetica ubicata a circa 2 km di profondità nel sottosuolo di Casamicciola e Lacco Ameno.
Se la società Ischia GeoTermia s.r.l. nello Studio di Impatto Ambientale dichiara che nell'area del previsto impianto (vicina a Casamicciola) sono assenti strutture tettoniche sismogenetiche, secondo il Prof. Ortolani invece gli effetti al suolo del sisma del 2017 sono correlabili con quelli dell’evento del 1883 causato da una faglia sismogenetica ubicata a circa 2 km di profondità nel sottosuolo di Casamicciola e Lacco Ameno.
E' dunque ovvio che tale nuovo scenario è
molto meno favorevole alla realizzazione dell'impianto geotermico, in quanto la
sua attività di estrazione e reiniezione di fluidi in prossimità di una faglia sismogenetica potrebbe
anche causare non solo sismicità indotta di bassa magnitudo, ma anche una più temibile sismicità innescata con i relativi danni alle strutture e alle persone.
Sarebbe interessante conoscere, come dichiara il Prof. Boschi, cosa è successo nelle sale di sorveglianza dell'INGV di
Roma e di Napoli la sera del 21 agosto e soprattutto chi ha materialmente fatto
e comunicato le prime valutazioni, e se è vero quel che si dice, e cioè che la
rete sismica nell'isola di Ischia durante il sisma funzionava molto
parzialmente.